Distanza: Km Quota minima: metri Quota massima: metri Dislivello: metri
Itinerario che permette di ammirare il panorama della Val D’Assa nonché i resti della Grande Guerra della Bocchetta Portule. La discesa presenta, in corrispondenza del monte Meatta, un tratto molto difficoltoso e pericoloso (solo per ciclisti esperti).
Si parte dal laghetto Spillek di Roana tenendo la destra al bivio che si incontra nelle immediate vicinanze del lago.
Si percorre la strada in discesa lungo la Val D’Assa fino ad incontrare la strada principale del passo Vezzena in corrispondenza con il ponte del Giamolo.
Girare a sinistra è imboccare la statale in leggera pendenza fino ad arrivare al bivio per Malga Larici e il rifugio omonimo; Da qui inizia la salita, su asfalto, che porta dopo circa 6 Km al bivio per malga Larici.
La salita è di facile approccio perchè non presenta particolari pendenze e permette di arrivare senza strappi accentuati fino al bivio per la malga.
Arrivati al bivio si hanno 2 scelte: Tenendo la sinistra, si può arrivare dopo circa 800 metri al Rifugio Cima Larici per fare una breve sosta e ritornare nuovamente al bivio; se invece si vuole proseguire per l’itinerario tenere la destra passando per malga Larici in direzione della Bocchetta Portule.
La pendenza nel primo tratto non è elevata e permette di ammirare lo splendido panorama sulla Val D’Assa con i suoi boschi; l’unica insidia è il terreno che si presenta sconnesso in alcuni punti.
L’ultimo tratto, circa 2 km, presenta una pendenza più accentuata fino ad arrivare alla Bocchetta.
Da qui si possono visitare le grotte e le postazioni militari della Grande Guerra costruite dagli italiani a difesa del confine che purtroppo fu conquistato dagli austriaci il 23 maggio 1916 e tenuto per tutta la durata del conflitto.
Si continua il percorso per la strada principale oltrepassando, dopo circa 300 metri, una fontana di acqua risorgiva, rarità in questa zona carsica.
Dopo due curve, si lascia la strada principale per proseguire a destra (porre attenzione perché non è ben visibile) per una strada erbosa secondaria tra i pini mughi che porta nella zona dell’Aia dell’Orsara e successivamente, nelle vicinanze della cima del monte Meatta.
Proseguendo la discesa dopo la casera si arriva ad incrociare la strada della Val Galmarara e tenuta la destra si giunge dopo 100 metri al bivio denominato “basasenocio”.
Si prosegue in discesa fino ad incontrare nuovamente la statale del passo Vezzena.
Al bivio si gira a destra e si sale per circa 1,5 km fino a ritrovare nuovamente il ponte del Giamolo da dove, dopo avere girato a sinistra si affronta, in questo caso in salita, il tratto percorso all’andata (circa 3Km) fino raggiungere il punto di partenza dell’itinerario.